La Psicologia è attualmente una disciplina complessa, di cui fanno parte la Psicologia clinica, la Psicologia dello sviluppo, la Neuropsicologia clinica, la Psicologia del lavoro, la Psicologia sociale, la Psicologia di comunità, la Psicologia dell’emergenza ecc., ognuna delle quali ha oggetti, metodi e strumenti di indagine ed intervento diversi. Nonostante le differenze esistenti, il destinatario degli interventi è sempre l’Individuo e, in particolare, le sue manifestazioni psichiche e comportamentali, i suoi processi cognitivi e le dinamiche emozionali che lo contraddistinguono, che possono essere talvolta disfunzionali o problematici e portare, pertanto, a sperimentare disagio e sofferenza psichica.
L’attività dello Psicologo è finalizzata, dunque, a ripristinare o promuovere lo stato di benessere di un Individuo, attraverso l’analisi del suo comportamento, delle funzioni psichiche e dei processi mentali (intelligenza, memoria, percezione, ecc.), delle sue esperienze interiori o soggettive (sentimenti, aspettative, motivazioni ecc.) e di tutti gli aspetti consapevoli e inconsapevoli che guidano il comportamento della Persona.
La professione di Psicologo è regolamentata dalla Legge 56/89 che ne definisce gli ambiti e le modalità. Essa comprende l’uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla Persona, al Gruppo, agli Organismi sociali e alle Comunità. Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito.
Per esercitare la professione di Psicologo è necessario aver conseguito l’abilitazione in Psicologia mediante l’Esame di Stato ed essere iscritto nell’apposito albo professionale (consultabile qui)